quali sono le domande giuste?

Farsele è cosa buona e giusta.
Ma quali sono le domande giuste?
A chi dobbiamo farle?
E, soprattutto, come dobbiamo posizionarle?
Tre domande [e più] per rispondere al meccanismo della domanda.

La conoscenza - quella profonda - si nutre del dubbio per trovare forma.
La questione, più che socratica, è logica: non possiamo sapere tutto di tutto; succede, quindi, che l'atteggiamento più giusto da tenere sulla questione "sapere di non sapere" è quello di farsi quante più domande è possibile. Sulle cose; sui sentimenti; sulla gente.

Si tratta d'istinto naturale; quello che sorge dal profondo. Un meccanismo che ci accompagna per tutta la vita, sin da quando siamo fanciulli. Un atteggiamento che riguarda prima di tutto noi stessi, poi il mondo che ci gira intorno.

Se hai deciso di scrivere per comunicare, non solo devi farti domande varie; devi anche riuscire a prevedere/anticipare quelle di chi legge.

Leggere per capire chi ti legge

Niente è legge, se non è scritto sul codice.

Ma il caso vuole che anche la scrittura sia codice; un codice che, al di là della correttezza grammaticale, ognuno può usare come vuole. L'importante, alla fine, è farsi capire da chi... legge.

La prima domanda da porsi per scrivere bene su un determinato argomento, è quella di esaminare il testo di chi quell'argomento lo ha già trattato - con una certa autorevolezza, aggiungo. Vestire i panni del lettore vuol dire capire il suo punto di vista. Diventa lettore degli altri, quindi: fai un giro sul web, stampa l'articolo di tizio e segna. Segna tutto quello che va bene con una penna verde; e tutto quello che non va bene con una penna rossa.

La scrittura è maestra di se stessa. Inizia la tua "analisi sperimentale" dalla struttura superficiale del testo e poniti qualche question:

 
Poi continua con l'analisi profonda del linguaggio:

Sono solo esempi, ovviamente. Ti basti sapere che, dalla revisione sul testo degli altri, s'imparano concetti come "contraddizione" ed "emulazione". Due cose importanti.

Ascoltare... per essere ascoltati!

A te piacerebbe tantissimo scrivere quello che vuoi, come vuoi e dove vuoi.

Infatti, quand'eri piccolo, avevi un bel diario nel cassetto; peccato che, oggi, quel diario è diventato un blog con lucchetto aperto. Oggi, se vuoi essere letto, devi saper ascoltare... e non solo nel senso di soddisfare quello che un pubblico dai contorni sfumati vuole sapere. Oggi saper ascoltare vuol dire intercettare un bisognofarlo prima di tutto con se stessi; vuol dire farsi delle domande su cosa devi scrivere, quando, perché, dove... e, soprattutto a chi. Potresti prendere in considerazione lo schema delle 5 doppieVu più un acca per farti le domande giuste e rispondere di conseguenza:who = a chi - o meglio "per chi" - sto scrivendo? Quesito fondamentale da cui dipendono tutti gli altri, oltre che scelte quali il "taglio" sull'argomento, il "registro linguistico" e lo "stile"

Anticipare per incitare

Il pubblico non regala il suo tempo e deve avere un vantaggio. Sempre.

Voglio ripetere l'ultimo concetto duro e gretto: quest'è l'era della velocità... media.

In fondo il "mercato" non è forse una risposta a "domande latenti"? E se non intercetti le domande giuste, come puoi soddisfarle? Vero: scrivere non è sempre vendere. Oggi, forse, lo è un po' di più.
Ma come puoi riuscire a catturare l'attenzione per suscitare un interesse?

Ebbene ricordi il discorsetto iniziale su quell'istinto naturale di farsi una domanda per curiosare, risolvere un dubbio e provare lo stimolo irrefrenabile di rispondere? Qui sta il potere delle domande.

Quando scrivi devi portare in superficie - nel testo - i dubbi sommersi - nella testa.

Il pubblico non è un'entità astratta: è fatto di persone. Hai mai provato a immaginarlo in senso fisico?

Ti sei mai chiesto dove sarà e cosa starà facendo quando leggerà il tuo testo? Fagli una domanda, vedrai che ti risponde. L'importante è scegliere bene quale porre, come porla e... dove.

Scrivere per coinvolgere

Tocca a te scegliere il modo per incuriosire chi ti legge, suscitare dubbi, stimolare risposte.

La meravigliosa lingua italiana dà tante opportunità per gestire la questione... domande.