fbpx

Caricamento Pagina: Quando e perché preferire il bianco e nero? - Il blog della Insight Adv Ltd - Insight adv - creative solutions

14 minuti di lettura (2759 parole)

Quando e perché preferire il bianco e nero?

Bianco e nero effetto

Il bianco e nero aggiunge un fascino artistico e senza tempo a un'immagine. Vediamo e viviamo in un mondo di colori. Questo è il modo in cui ci siamo evoluti, e questo è ciò che sappiamo. Naturalmente, le persone sono attratte dalla fotografia a colori come bambini dalle caramelle, attratte dalle immagini piene di vitalità. La nostra affinità per il colore può anche manifestarsi nel nostro linguaggio. Usiamo la parola "incolore" per descrivere una cosa o un'esperienza monotona, piatta o noiosa. Allora perché scattare foto in bianco e nero e preferire le foto in bianco e nero, quando l'odierna tecnologia digitale rende la gestione del colore così semplice?

Il bianco e nero è senza tempo, ma più di questo trascende la realtà e trasforma un'immagine in un regno che non è astrazione, ma nemmeno realtà. Un'immagine in bianco e nero decostruisce una scena riducendola alle sue forme e ai suoi toni. I colori che distraggono sono riformulati come sottili sfumature di grigio che aggiungono qualcosa alla composizione, almeno se l’immagine ha ciò che serve per essere resa in bianco e nero.

Personalmente, amo le buone immagini in bianco e nero. In effetti, come spettatore di fotografie, sono stato più commosso da buone immagini in bianco e nero che hanno ampie gamme tonali e neri profondi e ricchi. C’è qualcosa che mi attira. Credo che il bianco e nero abbia un posto importante nella fotografia di oggi, e vedo due chiare ragioni per sperimentare con una tavolozza così “ristretta”: è più facile che mai, e ci permette di guardare i nostri soggetti più profondamente, espandendo le possibilità della nostra fotografia.

albero bn

Le Foto in bianco e nero: il caso Leica

Nel 2015, Leica ha rilasciato una bella pubblicità. Era per un prodotto speciale della loro linea; una fotocamera digitale che scatta solo foto in bianco e nero.

La clip in sé era stranamente avvincente. Impostata su ipnotizzanti motivi in bianco e nero, una voce fuori campo calma dice che il bianco e nero è più puro del colore. L’iperrealismo del colore, sottolinea, non è solo eccessivamente grossolano, è inutile. Il colore è un aiuto per le persone senza immaginazione: “Nel mondo a colori, non c’è spazio per i sogni”.

Naturalmente questo è sbagliato. Semmai è il contrario: il colore è reale, non vediamo in monocromia. Insistere sul bianco e nero è spesso una svolta pretenziosa. L’annuncio di Leica ripropone uno dei più vecchi dibattiti della storia della fotografia: Cos’è meglio, il bianco e nero o il colore? Secondo me sono scatti diversi e la questione non è così rilevante. Tuttavia, è utile conoscere questa *controversia* per conoscere un po' meglio la fotografia e la sua storia.

Capire le foto in bianco e nero conoscendo la storia

Lasciatemi ricordare che la fotografia è diventata una forma d’arte solo relativamente di recente. Quando è nata alla fine del XIX secolo, gli osservatori l’avevano considerata “troppo letterale per competere con le opere d’arte” perché non era in grado di “elevare l’immaginazione”. La pubblicità di Leica usava la stessa linea di argomentazione – che qualcosa di troppo realistico non poteva essere artistico.

All’inizio, la fotografia competeva con le belle arti: Richiedeva lunghi tempi di esposizione e usava attrezzature pesanti e statiche. I soggetti più popolari erano paesaggi e ritratti – entrambi segni distintivi della pittura.

L’attrezzatura portatile o i rotoli di pellicola (una benedizione rispetto alle ingombranti macchine fotografiche o alle lastre di vetro usate prima) divennero disponibili solo intorno alla prima guerra mondiale. Ciò permise ai fotografi di scattare foto in ambienti precedentemente inimmaginabili e di differenziare il mezzo fotografico dalla pittura.

bianco nero 1560847779 600x403

Pionieri come Henri Cartier-Bresson e Helen Levitt lo fecero impiegando il realismo in modi inaspettati. Con i loro “momenti decisivi” e soggetti inaspettati congelarono il non visto, dimostrando che la fotografia riguardava composizioni e soggetti bellissimi molto diversi dalla pittura. Emerse l’estetica dell’istantanea. Era nata la fotografia di strada.

Questi fotografi ormai leggendari impararono il loro mestiere in un mondo in bianco e nero. Vale a dire che ogni volta che scattavano una foto, sapevano che sarebbe stata in bianco e nero. L’astrazione era una qualità naturale dell’immagine – proprio come la bidimensionalità dello scatto.

La fotografia a colori divenne pratica solo a metà degli anni ’50 dopo che i produttori di pellicole avevano inventato dei processi che rendevano le immagini a colori sufficientemente facili da sviluppare. Fu un altro cambiamento tecnologico a cambiare il mezzo, proprio come la macchina fotografica portatile e la pellicola prima. E forse inevitabilmente, i fotografi assunsero ora il ruolo che i difensori della pittura avevano avuto prima di loro: Si rifiutarono di abbracciare la nuova tecnologia.

Piuttosto che godere della loro improvvisa capacità di rappresentare il mondo in modo più realistico, i fotografi artistici evitarono il colore. Nella loro mente, la fotografia seria, documentaria e d’arte doveva essere scattata in bianco e nero. La leggenda della fotografia Henri Cartier-Bresson, noto per i suoi suggestivi scatti monocromatici, disse addirittura che “il colore è una stronzata”.

Perché Cartier-Bresson avrebbe liquidato il colore in modo così netto? Molto probabilmente perché il bianco e nero funziona in modo diverso dal colore.

I soggetti che sembrano grandiosi in bianco e nero spesso non lo sono a colori. È per la stessa ragione che le immagini a colori vivaci sembrano noiose una volta desaturate. Le immagini del canone storico fotografico sono state fatte per una tavolozza o per un’altra. Si vede e si scatta nello stesso colore o B&N della pellicola o dei sensori della macchina fotografica.

bianco nero 1557136231 600x400 risultato

“Il colore nega tutti i valori tridimensionali della fotografia”, affermerà più tardi Cartier-Bresson. Il bianco e nero non era limitante per lui – i fotografi dell’epoca sapevano come usarlo.

Il modo di fotografare di questi fotografi spiega anche la loro posizione quando il colore è arrivato sulla scena. Il colore li costrinse a guardare in modo diverso. Dopo aver sperimentato la policromia, si dice che Cartier-Bresson fosse così infelice da distruggere i suoi negativi (ed infatti continua ad essere conosciuto solo per i suoi lavori monocromatici).

In “Understanding a Photograph”, John Berger ha scritto che “i dipinti, prima dell’invenzione della fotografia, sono l’unica prova visiva che abbiamo di come la gente vedeva il mondo”. Direi che anche le foto in bianco e nero, prima dell’invenzione della fotografia a colori, ci danno un indizio di come i fotografi vedevano il mondo: In bellissime sfumature di grigio.

Proprio come il bianco e nero appare oggi ridotto ai nostri occhi, il colore deve essere sembrato sgargiante ai fotografi degli anni Cinquanta: Sembrava un abbellimento. Quando i fotografi pubblicitari abbracciarono il colore, il disprezzo degli artisti non fece che crescere. Nel 1959, Walter Evans disse: “Ci sono quattro (sei in italiano) semplici parole per la questione, che devono essere sussurrate: La fotografia a colori è volgare“.

Oggi, questa posizione sembra assurda. La fotografia a colori è stata a lungo il modo standard di fotografare il mondo. Quello che è successo è stato un altro cambio di paradigma, o anche una piccola ribellione.

Mentre i fotografi artistici storcevano il naso, la pellicola a colori conquistò silenziosamente il mainstream globale. Negli anni del dopoguerra, la fotografia si trasformò da qualcosa che facevano solo i professionisti a un hobby per dilettanti. L’invenzione della pellicola a colori Kodachrome nel 1936 e Ektachrome negli anni ’40  ha portato a una graduale e popolare adozione della fotografia a colori.

grayscale photo of pathway in middle of hills stockpack unsplash 600x902

Negli anni del bianco e nero, essere un fotografo significava sviluppare la propria pellicola, ritagliare le immagini e fare le stampe. Elaborare fotografie a colori, al contrario, era troppo complicato per molti fotografi professionisti – ma si prestava perfettamente ai dilettanti, che semplicemente facevano sviluppare le loro foto in un laboratorio.

Soprattutto, fare foto in bianco e nero, doveva sembrare più realistico. Il bianco e nero “elevava una fotografia dalla banalità all’opera d’arte”, ma gli hobbisti volevano solo scattare foto di famiglia realistiche. William Eggleston una volta riassunse quello che doveva essere nella mente di molte persone all’epoca e che noi siamo arrivati ad accettare: “Il mondo è a colori. E non possiamo farci niente“.

Insieme a Saul Leiter, Steven Shore, Joel Meyerowitz e altri, Eggleston è ampiamente accreditato come pioniere del colore in campo artistico. Negli 1970, questi (ed altri) fotografi hanno fatto il passaggio dal bianco e nero al colore – nonostante la feroce opposizione. Nel frattempo, la leggenda della fotografia Paul Strand disse a Shore che scattare a colori era una “mossa disastrosa per la carriera”.

Il cambiamento era oramai in corso. E non è una coincidenza che artisti come Eggleston e Shore siano riusciti a fotografare soggetti banali in modo interessante, ed è stato il loro uso del colore che li ha aiutati a farlo. Il passaggio dal bianco e nero al colore è stato un passaggio da soggetti presumibilmente salienti,come il fotogiornalismo sostenuto da Magnum, all’oggetto quotidiano più poetico.

All’inizio, nessuno voleva vedere questo tipo di lavoro. Ora, le prime mostre di questi fotografi sono leggendarie. Ci volle un po’ di tempo perché il mondo artistico aprisse gli occhi a un nuovo tipo di soggetto e alla fotografia a colori. Mentre il bianco e nero aveva reso artistico il mondano, le pionieristiche foto a colori ebbero successo proprio perché erano mondane: avvisarono il grande pubblico della bellezza nascosta nella vita quotidiana.

my beautiful paris stockpack unsplash 600x750

Ma quindi…cosa è meglio?

Il colore non è più controverso. È semplicemente lo standard. Oggi il bianco e nero è usato soprattutto dai fotografi che amano il look classico, o nei servizi di moda che emulano lo stile modernista, o dai pubblicitari che vogliono trasmettere una vaga nozione di classe e raffinatezza.

Questo non significa che la controversia sia stata completamente risolta, né può esserlo. Non si tratta di avere ragione o torto, di essere realisti o snob, lungimiranti o antiquati. La controversia riguarda fondamentalmente il modo in cui si pensa che l’immaginazione umana funzioni – o come dovrebbe funzionare.

“Il colore non è una domanda, ma piuttosto una risposta”, ha detto Joel Meyerowitz. Per un fotografo, è una decisione tra molte altre, tutte parte del suo modo di vedere e interpretare il mondo.

walked in on this great seating situation with very forgiving light shot on the x100f stockpack unsplash 600x400

I file RAW e la nuova età dell’oro del bianco e nero

Nello spirito della piena divulgazione, non sono contrario al colore. Infatti, amo il mio televisore a colori 4k e la fotografia a colori. Ma ci sono alcuni soggetti che si rivelano meglio quando li trasformiamo in immagini monocromatiche.

Per molti, i giorni di Ansel Adams sono ricordati e venerati come un periodo di fotografia di alta arte, e le immagini in bianco e nero ricordano un’epoca perduta del mestiere. Gli strumenti sono cambiati, ma lo stesso senso di artigianato resiste. Invece della camera oscura bagnata con tutte le sostanze chimiche e gli strumenti meccanici, abbiamo una versione digitale che rende la fotografia in bianco e nero più accessibile pur mantenendo la necessità di essere un artigiano.

Uso Adobe Photoshop Lightroom e Adobe Camera Raw per le mie conversioni in bianco e nero, e sono spesso sorpreso di quanto velocemente posso produrre risultati drammatici e speciali. Posso produrre foto in bianco e nero con toni profondi e un ricco contrasto in pochi istanti. Avere questa capacità mi libera di concentrare la maggior parte dei miei sforzi per trovare un’immagine significativa.

Ciò che è veramente rivoluzionario nel creare il bianco e nero oggi è che lo facciamo usando file RAW. Se la tua prima macchina fotografica non era digitale, ti ricordi che eri costretto a decidere quale pellicola mettere nella tua macchina fotografica molto prima di scattare. Questa era una grande decisione. Ma con la tecnologia RAW, siamo liberati da queste decisioni dolorose al momento dello scatto. I convertitori RAW ci permettono di decidere dopo lo scatto se vogliamo un look neutro o ad alto contrasto. Inoltre, possiamo creare molte, molte versioni in bianco e nero dello stesso file. Possiamo creare versioni dai toni caldi e freddi o emulare pellicole come Agfa Scala, Ilford HP5 o anche Kodak Panatomic-X. E con tutte le versioni che possiamo creare nell’ambiente del nostro convertitore RAW, la sperimentazione non altera mai l’integrità del file immagine originale. Si può sempre resettare quando si vuole. Non è mai stato così facile sperimentare tutte le diverse possibilità.

black and white rose stockpack unsplash 600x750

La gioia della scoperta (e le emozioni che ne conseguono)

Trovo che l’argomento più convincente per scattare in bianco e nero oggi è il modo in cui permette ai fotografi – e a chi guarda le foto – di esplorare alcuni degli elementi più basilari della composizione, della struttura e della forma. Un fotografo a colori spesso si affida a colori contrastanti per creare separazione tra gli elementi all’interno di un fotogramma. Con il bianco e nero, non abbiamo questo lusso. Invece, consideriamo il contrasto della luce, spazi negativi semplicistici, texture, linee e forme. Questa rigorosa concentrazione aiuta ad espandere la nostra comprensione di ciò che stiamo riprendendo e di ciò che stiamo vedendo.

Parlando di emozioni e di quanto potere possa essere trasmesso in una singola immagine in bianco e nero, dobbiamo semplicemente parlare di quanto possa essere potente un ritratto senza colore. Come fotografi, siamo artisti, che questo titolo vi piaccia o no, e le immagini che creiamo avranno un impatto o un altro. Le scelte che facciamo dietro l’obiettivo e nella camera oscura, che sia reale o digitale, possono prendere una cruda immagine negativa di qualcosa o qualcuno e trasformarla in un pezzo artistico che può letteralmente cambiare la vita di qualcuno. Ci sono innumerevoli esempi di quando un fotografo prende la sua galleria di immagini a colori e le trasforma semplicemente in scala di grigi. Con tutto il rispetto per coloro che lo fanno, penso che ci sia una differenza intrinseca tra questo e l’elaborazione di un’immagine specificamente per un display in bianco e nero. La scelta consapevole di rimuovere il colore, in particolare nei ritratti, sembra avere un effetto stupefacente.

In sostanza, non solo la fotografia in bianco e nero sembra avere un posto molto rilevante nel nostro mondo di oggi, ma forse anche un posto necessario. Siamo creature emotive; non ha senso nemmeno tentare di negarlo, e queste emozioni possono aiutarci a connetterci tra di noi in modi più potenti e significativi. La fotografia è uno di quei regni dove si possono creare connessioni molto forti, e l’uso mirato di immagini in bianco e nero può facilitare tali connessioni.

dark forest canopy stockpack unsplash 600x400 risultato

Vedere in modo diverso

È relativamente facile capire come il bianco e nero possa rivelare cose diverse al fotografo e allo spettatore. Come fotografi di natura, possiamo sviluppare e usare la nostra capacità di vedere in bianco e nero a nostro vantaggio, espandendo la nostra attitudine a vedere il potenziale di ciò che è davanti all’obiettivo. Il colore è l’elemento più ovvio della composizione, ma forma, linea e struttura possono separare una bella foto da qualcosa di veramente speciale. Pensare in bianco e nero allenerà il tuo occhio a individuare il pieno potenziale di un paesaggio o di un ritratto della natura.

Il sistema a zone per la DSLR

Molti fotografi in bianco e nero usano il Sistema a zone reso famoso da Ansel Adams. Il sistema ci permette di controllare il processo e produrre stampe che mostrano esattamente ciò che abbiamo immaginato quando è stata fatta l’esposizione iniziale.

Il Sistema a zone divide i toni in una stampa in bianco e nero in 11 toni principali dal nero più nero (Zona 0) attraverso il grigio medio (Zona V) fino al bianco della carta (Zona X). Se si espone secondo la lettura di un misuratore di luce riflessa, qualsiasi cosa da cui si prende la lettura sarà posta sulla Zona V. Si può spostare il soggetto misurato su o giù per la scala tonale dando più o meno esposizione di quanto suggerisce la lettura del misuratore; le Zone sono uno stop l’una dall’altra. Quando viene usato con la pellicola, il sistema a zone fornisce anche procedure di prova per determinare la velocità effettiva per la pellicola in uso, e per determinare i gradi di sviluppo necessari per produrre diversi gradi di contrasto che spostano le zone più alte verso l’alto o verso il basso della scala come richiede la visualizzazione della scena fotografata da parte del fotografo.

risc csir stockpack unsplash 600x820

L’imaging digitale fornisce in realtà molto più controllo sulle immagini, attraverso i controlli nella macchina fotografica e soprattutto nella post-elaborazione. La riproduzione dell’immagine e gli istogrammi danno al lavoratore digitale qualcosa che il fotografo non ha mai avuto: un feedback istantaneo. Tenete a mente, tuttavia, che l’immagine di riproduzione e l’istogramma sono basati su immagini JPEG elaborate dalla fotocamera, non sui dati RAW – anche se state scattando in RAW.

×
Resta Informato

Iscrivendoti al blog, quando ci saranno nuovi aggiornamenti sul sito, ti invieremo una e-mail, così non li perderai.

Le 10 regole d'oro per comunicare nel modo giusto.
15 consigli per fotografare la vita domestica

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli

 

Commenti

Nessun commento ancora fatto. Sii il primo a inserire un commento
Già registrato? Login qui
Venerdì, 19 Aprile 2024

Immagine Captcha

Accettando accederai a un servizio fornito da una terza parte esterna a https://www.insightadv.it/

Resta in contatto con noi!

Vuoi restare aggiornato su tutte le ultime novità della nostra agenzia, sui nuovi servizi e su tutte le rubriche del nostro blog?

Iscriviti alla nostra newsletter!

Clienti soddisfatti

Dicono di noi

Ho avuto la fortuna di incrociare sul mio cammino professionale la Insight Agency conoscendo così Umberto, un eccellente professionista. Oggi il mio rapporto professionale e di amicizia, instaurat...
2013-09-27
Leggi ancora
Raffaele Cozzolino
Resp. Tecnico / Leucopetra spa
Abbiamo iniziato la nostra collaborazione con la InsightAgency, affidandogli un rafforzamento della nostra Corporate Identity. Ci hanno consigliato la creazione di un nuovo Marchio e Logo e ci hann...
2013-10-02
Leggi ancora
Massimiliano Leone
CEO & Founder / Esigitaly srl
Ho avuto il piacere di colloborare con Umberto, persona squisita, sempre disponibile, competente e rapido nel trovare le soluzioni alle problematiche, grandi o piccole che siano; massima soddisfazi...
2013-10-02
Leggi ancora
Stefano Beltrame
Staff / Nebula Sigarette Digitali

About

La Insight Adv Ltd è un'agenzia pubblicitaria a servizio completo. Offriamo ai nostri clienti servizi di Grafica e Web Design, Marketing e Comunicazione strategica.

Realizziamo siti web, e-commerce e piattaforme fad, spot e video promozionali e applicazioni per smartphone e tablet. Offriamo inoltre servizi di digital & direct marketing, social media e content management. 

Pillole...

Seguici su