Glossario

Lo scopo ultimo a cui mira buona parte della pubblicità. Di quì l'importanza attribuita all'abitudine di acquisto, ai motivi di acquisto e al potere di acquisto del target.

L'acquisto non programmato e spesso neppure dettato da alcun calcolo di necessità, utilità o convenienza. È un acquisto dettato da una decisione improvvisa e istintuale.

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Dal greco «akron» punta, inizio e «onoma» nome. È un nome formato con le iniziali di diverse parole (così come acrostico, usato spesso, impropriamente, come sinonimo, consiste nel comporre parole con le lettere iniziali dei versi di una poesia).

Gli acronimi in pubblicità sono utilizzati per la composizione di sigle o per i nomi dei prodotti, ad esempio V.I.P. è usato per caratterizzare le Very Important People. Vengono utilizzati anche in serso inverso per dare un significato pubblicitario a semplici sigle, ad esempio F.S. (Ferrovie dello Stato) è stato interpretato per anni del pay off Fiducia e Sicurezza.

Far agire il destinatario nel modo voluto. È il risultato cui tende ogni pubblicità. In molti casi l'action è l'ultimo atto di un processo più o meno complesso realizzato dall'annuncio o dalla campagna. Spesso è lo scopo immediato di un invito (Call to action), ad esempio: l'esortazione a votare per un determinato candidato nella pubblicità elettorale; l'invito a ritagliare un buono sconto da una pagina pubblicitaria, copiare e incollare un codice sconto o inquadrare un QR code e sfruttarlo nell'immediato acquisto di un prodotto.

Tutte le strategie e tecniche utilizzate per ottenere un feed-back da parte del target di riferimento. Tra gli strumenti usati promozioni mirate, mailing list, direct marketing.

Richiesta di collegamento al sito dell'azienda inserzionista che avviene quando l'utente clicca sul banner o sul bottone sponsor. Diversamente dal click through, l’ad-click registra anche i collegamenti non andati a buon fine ed è quindi uno strumento meno raffinato e preciso.

Piattaforma tecnologica impiegata per il trading di spazi pubblicitari; consente la valutazione e la negoziazione in tempo reale di impression pubblicitarie.

Sondaggi e ricerche che vengono utilizzate per affrontare specifici problemi di marketing o aree di indagine raccogliendo dati in un determinato momento da un campione. In altre parole, sono effettuate una tantum, implementate su base puntuale per soddisfare una particolare esigenza di ricerca. Laddove le risposte e gli atteggiamenti richiedono il monitoraggio per un periodo prolungato, le indagini di mercato continue sono più adatte.

Offerta editoriale e di spazi pubblicitari che un editore (publisher) mette a disposizione di agenzie ed inserzionisti (advertiser) per il collocamento di campagne di display advertising (banner, rich media, video). Il suo valore dipende dalla quantità e dalla qualità delle ad impression che la compongono.

Uomo pubblicità all'interno dell'azienda.

Piattaforme tecnologiche che raccolgono e aggregano le inventory di più editori (publisher), suddividendole per gruppi di audience, per poi rivenderle ad agenzie e inserzionisti (advertiser) attraverso un meccanismo ad asta.

Gli annunci compaiono a rotazione negli spazi pubblicitari previsti sulle pagine web. Essi sono prelevati da una lista e gestiti, dal punto di vista del numero di impression e delle aree di visualizzazione, attraverso software specifici che risiedono sul sito stesso o su quello di una concessionaria.