Glossario

Da advertising stock, il termine adstock è stato coniato da Simon Broadbent per descrivere il prolungato effetto della pubblicità sul comportamento di acquisto dei consumatori; effetto che è prodotto dall’accumularsi progressivo degli effetti generati dall’esposizione alla pubblicità nel tempo (carry over effect).

È un servizio di Google che offre la possibilità, per chi possiede un sito internet o un’applicazione web, di affittare uno spazio in cui inserire annunci pubblicitari, monetizzati sulle visualizzazioni e sui click.

Etichetta adesica posta sui prodotti per evidenziare gli sconti o le offerte speciali.

Macchina per stampare sulle buste nomi e indirizzo di uso frequente. Viene utilizzata nel Direct Mail per la sua semplicità e rapidità (i modelli più evoluti arrivano a stampare migliaia di parole/minuto).

Elenco degli indirizzi indispensabile per azioni di mailing e direct marketing.

Parte di un annuncio o di materiale promozionale che contiene l'indirizzo del recapito al quale l’utente può rivolgersi per effettuare l’ordine o per ricevere ulteriori informazioni.

È la persona che cura i rapporti con la stampa e i media per conto di una persona, di un'organizzazione pubblica o privata fornendo loro le notizie ufficiali. Non è un pubblicitario; deve avere un bagaglio giornalistico e buona conoscenza di tecnica e linguaggio pubblicitario. Non è in senso stretto, uomo di pubbliche relazioni, ma spesso ne assume le funzioni.

Mutamenti apportati al definitivo per adattarlo ai formati stampa richiesti dalle varie testate o comunque dal piano media (es. da manifesto a volantino, da 70x100 a 6x3, da pagina, a doppia pagina, a mezza pagina, a tre colonne). Si parla di adattamento anche nel caso di passaggio da un mezzo all'altro (es. adattamento di un commercial al mezzo stampa) o di passaggio di un commercial da un metraggio all'altro (es. adattamento di un 30 secondi a 15 o 7 secondi).

Sezione di un periodico destinato alla sola pubblicità, senza alcuno spazio redazionale.

Per esteso, Advertising Server, è la piattaforma di gestione ed erogazione della pubblicità online.

Gli annunci compaiono a rotazione negli spazi pubblicitari previsti sulle pagine web. Essi sono prelevati da una lista e gestiti, dal punto di vista del numero di impression e delle aree di visualizzazione, attraverso software specifici che risiedono sul sito stesso o su quello di una concessionaria.

Piattaforme tecnologiche che raccolgono e aggregano le inventory di più editori (publisher), suddividendole per gruppi di audience, per poi rivenderle ad agenzie e inserzionisti (advertiser) attraverso un meccanismo ad asta.

Uomo pubblicità all'interno dell'azienda.

Offerta editoriale e di spazi pubblicitari che un editore (publisher) mette a disposizione di agenzie ed inserzionisti (advertiser) per il collocamento di campagne di display advertising (banner, rich media, video). Il suo valore dipende dalla quantità e dalla qualità delle ad impression che la compongono.